Il Borgo
Situato nella valle del torrente Monocchia, esattamente a metà tra il mare e i monti, Appignano si presenta con il nucleo medievale ben conservato ancora cinto dall’antica cerchia muraria, da cui svetta un campanile cuspidato quattrocentesco. Centro agricolo ed industriale, il paese è noto per l’artigianato della ceramica, qui prodotta da più di 500 anni, ed è conosciuto per la produzione e la vendita di mobili.
Le sue origini sono remote e le prime attestazioni risalgono all’epoca della dominazione romana. Nel corso del tempo il borgo è entrato a far parte dello Stato Pontificio, per poi convergere nel Regno d’Italia nella seconda metà del XIX secolo.
Passeggiando
Appignano non rappresenta una classica meta vacanziera, ma se per un caso fortuito il turista dovesse percorrere le nostre vie, si troverebbe ad osservare affascinato le botteghe dei vasai, avrebbe l’opportunità di assaggiare i legumi cucinati alla maniera tradizionale, che ci hanno fatto conoscere in tutta Italia, ed altre eccellenze enogastronomiche.
Tra le varie cose da vedere ad Appianano e da non perdere sono:
Piazza Umberto I una delle più antiche costruzioni di Appignano, risalente al cinquecento, oltre gli uffici pubblici ospita la Collezione Civica della terracotta e della ceramica popolare di Appignano di cui fanno parte circa 160 manufatti in ceramica e 17 pannelli fotografici.
Villa Tuscolano , uno dei luoghi più affascinanti di Appignano costruita in stile neoclassico.
Chiesa dell’Addolorata , costruita nel 1841.
La Chiesa di San Giovanni Battista risalente al 1443 e il Convento di Forano dove la tradizione vuole sia pass ato San Francesco entrando da un´antica porta di quercia inserita nella facciata della chiesa. A memoria di questo si incise sull´architrave soprastante: Haec est illa prisca janua dum hic adfuit S. Franciscus. Sullo stesso tratto di parete dell´antica facciata sono conservate parti in affresco di un´Annunciazione, risalente alla prima metà del Quattrocento.
Nel mese di Ottobre, nella terza settimana, si svolge ad Appianano “Leguminaria” la rassegna dell'autunno marchigiano, che “scoperchia” le produzioni di qualità da reintrodurre nel mercato e nella gastronomia locale. Buone tradizioni, sapori d'altri tempi: ceci, fagioli, lenticchie, impreziositi dagli oli monovarietali delle Marche, dal Rosso Piceno e serviti nelle ciotole di terracotta, realizzate dai Maestri Vasai Appignanesi, che i commensali portano a casa con sé a fine pasto, sono i protagonisti della manifestazione.